Luoghi d’interesse

Collegiata di San Lorenzo.
Sita nel centro del paese, venne terminata nel 1417. Nel 1553 fu innalzata a collegiata e per questo fu oggetto di una serie di ampliamenti finanziati dall’Universitas e dai cittadini. L’altare maggiore, proveniente dalla chiesa di S. Maria della Strada, è cinto dal coro ligneo seicentesco ed è sovrastato da un dipinto raffigurante il martirio di San Lorenzo, eseguito nel XVIII secolo da Francesco Mazzacca. Interessanti sono anche la scultura lignea di San Lorenzo, il campanile (1661) e la pala d’altare della Madonna col Bambino ed i santi Lorenzo e Amando. Nel 1934 la chiesa collegiata fu visitata dal Principe Umberto II di Savoia che si trovava in zona per far visita al Reggimento dei lancieri di Aosta impegnati nelle grandi manovre nella valle telesina. (ed. Segnali, 1996, n. 28, pag. 2) La cripta della chiesa di Santa Maria della Strada con la fonte miracolosa.


Chiesa di Maria SS. della Neve.
Sita nel cuore del centro storico, è la più antica chiesa del paese. In origine dedicata a San Lorenzo, assunse il titolo di Madonna della neve dopo che fu terminata la costruzione della Collegiata nel 1417


Chiesa di Santa Maria della Strada.
Secondo una leggenda secoli addietro la Madonna sarebbe apparsa ad una pia donna invitandola a scavare nel luogo dove oggi sorge la chiesa. Ad una profondità di dodici palmi sarebbe stata rinvenuta una cappellina con una effigie della Vergine; tolta l’icona da terra sarebbe iniziata a sgorgare dell’acqua ritenuta miracolosa. Questa cappellina narrata nella leggenda costituisce la cripta della chiesa e in essa è presente un orifizio da dove sgorgava una polla d’acqua, prosciugatasi nel XX secolo. Chiesa e convento, abbandonati nel XIX secolo, sono stati recuperati negli anni 1990. Nell’edificio è custodita la preziosa icona in stile tardo-bizantino raffigurante la Madonna col Bambino.[5]


Chiesa di San Bernardino.
Edificata nel XVI secolo, conserva una statua del santo nota per la sua particolare fattura che la fa risalire al periodo di costruzione della chiesa. Nell’edificio sono presenti delle opere in marmo di Vitulano e un lavabo del 1596 voluto dall’arciprete De Vincentis.


Chiesa dell’Annunciazione o del Santissimo Nome di Dio.
Chiesa dell’Annunciazione o del Santissimo Nome di Dio. Fondata probabilmente intorno al 1550, venne restaurata e ampliata più volte nel corso dei secoli. Nel 1876 fu abbellita da stuccature realizzate da Donato Di Crosta di Cerreto. Di notevole interesse è la cappella di Santa Caterina, voluta dai coniugi Brizio-Cinquegrani e dotata di quattro statue in marmo bianco (alcune rubate nel 1976) raffiguranti Santa Caterina, San Pietro, San Paolo e San Francesco. Degna di nota è la scultura della Madonna della Sanità, molto antica, proveniente da Limata.


Chiesa di San Rocco o Congregazione della Madonna del Carmelo.
Costruita nel 1555, conteneva delle preziose statue di san Rocco, san Stanislao, Sant’Espedito di Melitene, della Madonna del Carmelo e della Vergine Addolorata. La chiesa, sita in via Capo, all’esterno è in pessime condizioni ma all’interno si conservano ancora pitture e decorazioni di notevole bellezza inclusa la statua di San Stanislao.

Palazzo Cinquegrani
in piazza Largo di corte


Palazzo ducale
in via Gradelle, nel cuore del centro storico


Palazzo Retez
in via Palazzo


Palazzo Brizio
in via Elci


Palazzo Antinora
in piazza Antinora


Palazzo Melchiorre (XVII secolo)
in via Nocelle


Palazzo De Vincentis
in via De Vincentis

Nei pressi della chiesa di Santa Maria della Strada, in contrada Piana, si possono osservare i resti di un ponte romano. Il ponte, costituito da una sola arcata, è stato restaurato nel medioevo. Dell’antico centro di Limata restano solo pochi ruderi. Nel castello, nel XVIII secolo trasformato in una casa colonica, è ancora riconoscibile una torre ed un bassorilievo incastonato nelle mura raffigurante una donna longobarda.
Nei pressi di C.da Piana a sud del centro urbano, in località “Limata” vi sono i resti dell’omonimo borgo le cui origini sono riconducibili al 700 d.C. circa. Limata fu un importante centro strategico per tutte le dominazioni che vi susseguirono, dai Longobardi ai Normanni, dagli Angioini agli Svevi. Per Limata transitava la Via latina, una delle tre arterie romane indicate da Strabone come “nobilissimae viarum”. Il castello, fatto costruire da Zottone I, primo duca dei longobardi a Benevento, dominava la sottostante Valle Telesina e, militarmente parlando, aveva ai suoi tempi la funzione di controllare ed intercettare tutte le comunicazioni che provenivano dal bacino di Benevento, dal Molise, da Maddaloni, dall’avvallamento di Montesarchio e dall’Alifano. Nel 663 d.C. Limata fu teatro di una importante battaglia tra l’imperatore Costante II e i Longobardi capeggiati dal Conte di Capua Mittola. Intorno all’anno 1000, sempre grazie alla sua collocazione, diventò un fiorente nucleo commerciale ed ebbe una rapida evoluzione demografica; con l’avvento dei Normanni divenne sede dei Sanframondo che il 26 dicembre 1382 ospitarono in Limata Luigi d’Angiò. Nel XV secolo passò in mano ai Carafa e nei secoli successivi iniziò la sua fase discendente fino all’abbandono in favore del Nuovo Borgo di San Lorenzo denominato all’epoca “Castrum Sancti Laurentii”.
Ultimo aggiornamento
17 Febbraio 2021, 11:22